Guardare il medagliere degli Europei di nuoto a Roma significa farsi brillare gli occhi. Ventiquattro ori, altrettanti argenti e diciannove bronzi per un totale di 67 medaglie (nella foto Dbm-Federnuoto lo stadio del nuoto).

Numeri stratosferici, che fanno dell'Italia la dominatrice assoluta dei campionati continentali e rendono orgogliosi tutti i tesserati Fin. Come, da siciliani, siamo orgogliosi dei nostri due rappresentanti nella capitale: il siracusano Claudio Faraci e il ragusano Lorenzo Gargani, ben distintisi nelle rispettive gare.

Una degna chiusura anche per il nostro movimento dopo altre note liete giunte dai tricolori categoria Ragazzi con i record regionali di Alessia Guglielmino della Sun Club (5’07”23 nei 400 misti; 2’21”02 nei 200 dorso, nuovo limite anche Juniores), Riccardo Locicero della Pol. Mimmo Ferrito (2’05”35 nei 200 dorso Ragazzi) e Giuseppe Angilieri della Water Sun (23”69 nei 50 sl e 51”69 nei 100 sl).

"Lo strapotere azzurro agli Europei ci rende fieri del nostro movimento - commenta il presidente del comitato regionale della Federnuoto, Sergio Parisi - ed è l'assist migliore per la prossima stagione. La Fin Sicilia è già al lavoro in tal senso. Dopo un biennio reso particolarmente complesso dalla pandemia che ha penalizzato in particolare le scuole nuoto, la voglia di ripartire a pieni giri è fortissima".

"Per poterlo fare compiutamente - aggiunge il presidente Parisi - è necessario uno scatto in avanti sotto l'aspetto impiantistico. La carenza di strutture è un problema che necessita di soluzioni durature. Ci stiamo adoperando per aprire un tavolo di confronto con le amministrazioni delle principali città siciliane al fine di sollecitare interventi efficaci e individuare formule gestionali che consentano al nostro movimento di fruire al meglio delle piscine sul territorio. Senza impianti crescere ancora diventa un'impresa, è fondamentale che tutti lo capiscano".